fatturazione germania

La fatturazione in Germania

Nella compilazione di una fattura in Germania ci sono esigenze che devono essere rispettate. L’inosservanza di tali norme, può a volte avere sensibili conseguenze finanziarie per il soggetto emittente della fattura (e altrettanto per il destinatario).

Quali sono i soggetti obbligati al rilascio di una fattura?

Fondamentalmente secondo la legge tedesca, solo l’imprenditore (professionista commerciale o lavoratore indipendente) é obbligato a rilasciare una fattura per un altro imprenditore, o per una persona giuridica, per cui egli ha esercitato un lavoro (fornitura di merci, prestazione di servizio, ecc…). Per la prestazione a un consumatore privato (contratto per scopi privati) non esiste alcun obbligo dal punto di vista della tassazione. In via eccezionale comunque, bisogna emettere una fattura anche per i consumatori privati, nel caso il servizio ad esempio, riguardasse un terreno(lavori edili). L’obbligo di emissione di una fattura si determina incondizionatamente dalla presenza di un imposizione fiscale. Anche le operazioni esenti IVA comportano il rilascio di una fattura.

Quando l’imprenditore è obbligato a presentare fattura, la stessa deve essere emessa entro sei mesi. Ritardando l’emissione della fattura, l’imprenditore può incombere in una multa fino a € 5000,00.

A prescindere dall’emissione di una fattura, l’imprenditore ha tuttavia l’obbligo di tenere una regolare contabilità. Inoltre a fronte di esigenze di regolamentazione professionale, il cliente può in ogni caso esigere l’emissione di una fattura.

Cosa deve contenere una fattura?

Secondo il paragrafo § 14 Abs. 4 Umsatzsteuergesetz (UStG) esistono elementi obbligatori che non dovrebbero mai mancare in nessuna fattura. Il mancato inserimento di questi dati, nel peggiore dei casi, potrebbe comportare la perdita della detrazione dell’IVA. Andiamo ora a vedere nello specifico quali sono:

  • Nome ed indirizzo dell’emittente e del destinatario della fattura;
  • Steuernummer o Umsatzsteuer-Identifikationsnummer dell’emittente fattura;
  • Data della fattura;
  • Un unico e progressivo numero di fattura da una o piú serie numeriche;
  • Denominazione della quantitá e del tipo di prestazione;
  • Periodo di esecuzione o tempo di esecuzione;
  • Corrispettivo netto; eventuale indicazione della riduzione, concordata anticipatamente;
  • Aliquota applicata ed il corrispettivo totale;
  • In caso di esenzione dalle tasse: indicazione della norma dell’esenzione dalle tasse;
  • Per lavori edili: riferimento alla normativa dell’obbligo di conservazione della fattura da parte del beneficiario dei servizi(soggetto privato 2 anni; azienda 10 anni).

Le fatture possono essere trasmesse anche in via elettronica?

Una fattura può essere trasmessa anche per via telematica(per esempio via email, fax, …), a patto che i requisiti giuridico-professionali dell’emittente della fattura non lo proibiscano. Per la trasmissione elettronica è necessaria prima l’approvazione informale del ricevente.

Dal 01.07.2016 le prestazioni erogate possono essere fatturate in modo semplice e informale senza firma digitale o scambio di dati elettronici, secondo gli EDI-Standard. Bisogna soltanto assicurare, che siano garantiti l’identità dell’emittente della fattura, l’immutabilità dei dati della fattura e la sua riconoscibilità tramite occhio umano!

Quali aliquote vengono applicate?

In Germania vale fondamentalmente l’Umsatzsteuer (IVA) del 19%. Per questo l’aliquota del 19% viene applicata su ogni operazione imponibile netta. Questa tassa viene solitamente posta al cliente con la fattura ed é per la contabilità aziendale di conseguenza semplicemente una voce e nessun fattore di costo, poichè successivamente la somma dell’imposta sulle vendite verrà versata al Finanzamt.

La legge tedesca comprende un regime di aliquota specifica, secondo cui per particolari prodotti e servizi, risulta applicabile l’imposta del 7%. L’applicazione di questa quota ridotta si trova principalmente nel commercio di animali vivi, nei prodotti alimentari e nei beni culturali (giornali, libri, quadri, ecc…). Una lista completa dei prodotti e prestazioni di servizi a cui viene applicata la tassa del 7% si può trovare presso questo link:

Liste der dem ermäßigten Steuersatz unterliegenden Gegenstände

IVA sulle prestazioni di servizi

Un po’ più difficile è la classificazione dell’IVA vigente per le prestazioni di servizi. Anche qui vale l’aliquota regolare. Tuttavia viene applicata l’aliquota ridotta a prestazioni di servizi che sono relativi al rilascio, al trasferimento e alla percezione dei diritti protetti da copyright (fotografia, testi pubblicitari, ecc…). Per stabilire se tali prestazioni godano o meno di questa aliquota ridotta, si dovrà giudicarne la tipologia. Le opzioni di valutazione sono due:

  1. se i relativi servizi pongono il proprio focus sulla difesa dei diritti d’autore;
  2. o se questo è solo un aspetto secondario.

In caso di dubbi rivolgersi al consiglio di un commercialista per la compilazione delle fatture, altrimenti in caso di applicazione dell’aliquota errata, il Finanzamt richiederà successivamente la percentuale di tasse non pagata.

Come funziona per i Kleinunternehmer?

Anche il Kleinunternehmer che voglia redigere fatture deve fare attenzione al paragrafo dell’articolo 14 della UStG. Come Kleinunternehmer sono considerati tutte le imprese o imprenditori che hanno sede nel territorio nazionale, i quali non hanno avuto nell’anno precedente un fatturato netto maggiore di  17500,00 € e che nell’anno corrente non percepiranno più di  50000,00€.

Secondo l’articolo 19 della UStG il Kleinunternehmer non deve tuttavia documentare nessuna aliquota e nessun corrispondente importo di tassazione. Per lui non esiste quindi nessun dovere di segnalazione. Tutti gli ulteriori obblighi di dichiarazione sono tuttavia da menzionare.

Contrariamente a quanto si può pensare, non esiste tuttavia un obbligo da parte del Kleinunternehmer di dichiarare l’applicazione della norma sulle piccole imprese. Per il corretto funzionamento dell’operazione di pagamento e per prevenire eventuali domande da parte destinatario della fattura, tale riferimento è tuttavia consigliabile.

A cos’altro si dovrebbe fare attenzione?

L’imprenditore è obbligato a conservare per dieci anni copia delle fatture emesse. Lo stesso vale anche per colui, per cui la fattura è stata emessa.